Rettorica, et poetica d'Aristotile

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:61 .uLi 8 KO ‘ua certc Icggi , fu fifehiagg damt'to ilk Popolo , {let‘dle c‘ diffe Lelcggi hannobifogno delle 1c gi , Che e correghino . Er. li pcfci,diffe egli anchoi-q, anno bifogno del filc.Et nondifimnco non é verifi'milc , né perfilafibile , Che chi {i nutrifce nel mare,n'hifbbia di bifogno. Etmedefiniaméte l'uliue hanno bifogno dell'olio'per mdnienerfi . Et fiuefio pare incredibile , Che egli liabbia,dic0',di bingno dcll'olio quella cofEi,clie lo produ1 he. V'na'ltro luogo é ElentiCO , col qualc {i confidenno 1c cofc,che {one repugnanti, parte nello auuerfario fe egli ha fatto alcuna cofa , Che repugni 5 quella , P) in altro tempo,(‘) in altri detti;in quefio modo cio é , Cofiui hora dice d'amarui , & gia fu nella congiuria der' trcnta‘ Cittadini . Er part0 {i confidcmno in {e fieffo, com' 6 Cofiui dice , Che i0 fono amato're di litigii , 86 non ha (13 mofirare , cheio habbia fatto mai heflim' Fiato. PolTonfi anchor' confiderarc in {e fiefro, & n61 auuerfirio , come 32 , coflui non v'ha mai aiutato con danari,& io moitidi voi ho peril lor' mezo ricom2 perato da' nimici. Vnaltro équando le'cof‘efi gli huo mini Geno, 6 paino fofpetti , add ur', dico 5 la cagione, Che recs. cotal' fofpetto firaordinario ;_ perche il‘ {be fpetto nafce da qualche cofi , come 6 queflo , Che efrendofi vna madre tirata addofl‘o i1 figliuolo per ba- ciarlo , clla venne peré in {ofpetto d'impudicitia. Ma rcnduta Che fu di cio la cagione, mancé quel [ofpettoa Et comeé anchora nello Aiacc di Teodette,douc Vlifrc rende la cagione ad Aiacc;perche,béche e'fufTe d1 lui piu forte,e' non pareua :1in altri. Vnaltro ed31la caufiifi: clla e,che e' {in 1'eHetto;s'ella non é,dir',ch'e' non fia.Perche la caufii, &1'effetto fono nel medefimo tempo;& nulla procede {Enza ca ione, {icomc (i fcusc‘) Lcodama contro di Trafibulo , c e lo noté d'infami‘a,‘ sxconno. 116; per cfl'ere fiato Tcritto fula Colonna hells» Fortezza; ma dific,che €in era fiato cancellat'o da'trenta Cittadi.~ ni.E‘ non é ueflo pofiibilegifpof‘e egli; conciofla Che maggior' feje harei io hau uto appreifo di loro , efrené do fiata publicamentenotata l'inimicitia, Che i0 haue. ua col Po'polo'. 'Vnaltro é COnfiderare, fe €in era pofii bile,6 fe 6in émeglio quello,che e' configha allhom, 6 guello,che c' Fa, 6 qu e110 ,' Che egli ha flirtogper'ch'e €in e manifefio,che non fiando-cofi la cofi, e' non l'habbia fitmzconciofia chc neffimo, fappiendolo, elegga di fa- re ilmalc volentieri.Ma qui él'inganno,perche cgli au uie-iie moire. Volte,'che e' {i ‘con'ofcedoppo il fatto quel lo,che era meglio fare imprima; 85 inn anzi al fittonofi fl fapeua . Vnaltro‘é vedere, s'e' {i debe En" cofi,ch‘e {id contraria alle cafe fatte;come configlib Xenofime‘agli Eleati, C116 lodomandaaano, S'e' doueuan' Far' f‘acrifi; tio alla Dea Matuta; 86 {e in tai ficrifitii e' doueuan‘d piagnerefi m5.Se vo‘i,difle egli,fiimate,che ella {in vno Dio , non piagnete; & {e voi fiimate , Che ella {ia huoi mo,non 1e ficri‘ficate . Vnaltro luogo e‘ accufare,‘6 dil, fenderfi con 1e cofe mal fatte , come 3: nella Medea di Carcino; Che ella vien' uiui in fofiuetto d'hauere 'ama mazzato i figliuoli,perc‘i1e efsi non a pariuano in Inc- 0 alcunozEt in cio errc‘) ellaflmuen 0in mandati via". c ella qui‘fi difende,che non gin i figiiuolgma Iafone harebbe ella vccifo 3 & Che ella harebbe ben'fatto m'ai ' le 31 n6 ammazzare lafone, {e ella haueiTe_ammazzatoi figliuoli .‘ @éfl'o luago , Che i0 dicoJ & queflqibrte dTai‘gomento Ii ritrou‘a tutta nell'arfe prima di' Teddo ro . Vnaltro {Ene ca'ua dal nome :{icome difle Sofoclc Ben'fiitufirmm be», ml' nameportiv ' '4 Et come (5 negli Himnirde-gli 'Dei .' Et come difle Co‘J new:.Trafibuioi-gehwuomm Hufimq'é‘audaed lI