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Show 114 .v._ 1.113 «to. ha fouuenuto a' nimici c‘) in qucflze cofén‘) in fimilib in maggiomperche e' {Eu-31 manifefio,che quell-a cofa non Enata fatta per conto noflro:0‘ debhcfi auuertirc, s'egh 171m fatta,'fappiendo,chc qucl,che' ci ti daua,cra cat tine», perchc nefrun' confeflh d'haucr' bifogno di cofc cattiue.Et quanto alla :9oratia , & al mancamento di lei. [Ea-(Em dcttofi bafianza . Della Miferz'cora'id . SBICO'NDO. II, Li vecchi medefimamente {one in taI' grado, & per ca gionc dc] fenno , chc gli hanno , & per cagione della efpericnza. Sono anchor' tali gli huomini deboli. Et qucgli,chc fon' dcgli altri piu timidi. El: qucgli, Che {o no auu czzi con buon' cofiumi , perche tali vfan' be- ne 1a ragionc . @13in anchora fon' mifcricordiofi, che hanno padre,& madrc,& figliuoli,& moglic,pcr la ragione chc tai cofe fon'di loro , 85 fon' attcfi poter' patire, come 53 detto . Sono anchora atti 311:1 miféricor- I c x A M o hora quali {icno le cofc degne cIi mifi: dia qucgli , Che non {i troucmo ncllo anetto dclla form ricordia;& di chi s'hahbia mifericordia:&in Che tczza; come 33 verbigratia nell'ira, 6 nclla audacia, perche chi {i ritroua in {imil' perturbationc non difcorre di qu c110, Che ha da efrcre . NP: anchora fa qucfio chi 3: in difpofitione di fprcyiare altrui‘, impcrochc tali huo- mode fien' Patti 1i ‘mifcricordiofiE‘ 1a mifcricordia vn' ddlore , Che nafée 1n noi per cagione d'un' male 'appatentementc difiruttiuo,& apportantc dunno 31 chinon édcgno d'hauerlo 311 qual' male debbc eflbr'tale , Che chi n'ha compafsione, péfi di poter'fopportarlo 6 cgli, mini non difcorrono di poter' fopportare alcun' male; Eiu oltre, per haucr' fopportato gli vltimi danni. Non ma la mifericordia {i trouapin chi é nel mezo di qucfii‘ racconti. Et in qucgh anchora,chc non fon' molto timidi ;impcroche li molto timidi non pof'fono hauerla per efferc occupati nel propio affetto. Hanno mifericordia anchora quei,che Pumano,ch'e' fi poffi trouare degli huomini buoni ;imperochc chi fiimail contrario,penfa , chc ogn' huomo fia degno di male. Hanno finalmente mifcricordia 1i difpofti di tal' manicra, ch'c' {i ricordino dc' danni {imili intcruenuti :‘t loro , E) ad. alcun' dc loro , 6 Che dubiti no , ch'e' non ofsin' in-» a anchora mifericordm chi Ii ritroua in fomma felici- teruenirc nel modo fimilc . Et di tal' Ema Igno adun-i tzi, ma é difpregiatore dc' mali d'altrui; imperochc fli- Che gli huomini mifi‘ricordiof. Ma di quel'lo,che 6in habbin' mifcricordia, é manifcfio perla diffinitionc dz» ta di lei; pcrche cfii l'hanno di tutte quellc cofc , Che, é alcun'dc' fuoi.Et queflo male cofi fatto é allhora,chc «3' Ci par' vicinogperche egli 6chiaro , che chi ha ad ha- uere mifericdrdia , gli c6uicne emu-c in tal' maniera di f oflo,ch"e' penfi di poter' patir' qualchc malqé egli, 5 a cun' de' fu01:& di uella natura male,che nella diffinitione éfiato defcrittoj) quafi {imilc :‘1 quello. Di qui nafce, Che chi éinteramente [Pacciato , non ha mii‘ericordia , perchc vn' tale non penfa di poter' fopportarc mandofi vn' tal'huomo d‘hauer' tutti i beni, é manifePco pcréfhc 6' non giudica di potcr' fopportare alcun' male , eflendo i1 mancamento del male annouerato in- fiandoci difpiacere , & dolore , pofrono peggiorarcla fi'a' bcni . Sono pertanto mifericordiofi coloro,che RH; . ‘ natura nof'cra. Et fimilmentc di tutte quelle , Che cela. mano di potcr' foEportar' qualche male. Et quegli anchpra,che n'han' [opportato , 3: Che ne fono campati. L Poirono fpacciarcEt di tutti quci ma-Ii , dei quali 6 ca. gione la. fdrtunagio dico di tutti thgli, ch: m C10 had." 11 |