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Show I4 LIBRO tro piu conofEiuto _, tale alhora {i domanda Ef‘empfo, ‘1 come e quello , Che Dionifio tentalre di filrfi principe per lmuer domandato la guardia del cox-p0 , per- che Pifil‘crato innanzi a lni cercando il medefimo la clmiedeflfle , & lmuutalafi Facelle Prmcipe: Er Thea- P R I M o. ' I; no diflerenti (belle Prepofiuoni fono propie, Che s'adattano 1n ciafcun'genere di cofh, & in cialleltna ma teria particularmentgcome énelle propofitioni natu- rali n'é certepnde non {I pub adattare ne‘ Silogifmomé Entimema per cole moralnEt all'mcontro nelle mora gene medefimamentc apprello li Megarenfi, Et altri ll 6 di quellc , onde non fl conclnude materie,che lien molti , di Che s'lli notitm , filfiinO elempio di que- fiaimprefi i Dionifio, del quale non era ben' certo l'animo imprima , fl: egli la chiecleua per quello fine; (Qefti tutti particularl flanno {Otto ll medefimo ge- nerale,cio é,che chiunehe afpira a1 principato, procurala cullodia del corpo. Er detto lmbbiamo infinoa qui,come {I fanno li argumenti, Che paino dimollrati- ui 1n quella :u'te Rettorica . Ma gli Entimemi fono di piu forti,& poehi di quelh' s'accorgono , come auuiene anchora nella Dialettica dei Silogifmi, perché certi ne fono fecondo la Rettorica, {i come auulene anchora dei Silogifini nella Dialettica, & certi ne fono fed) naturall, 86 ll fimile aduiene,difcorrendo per ciafcuna altra faculté. Ma quelle prime propofitioni non fill-an- do l'altre facult;l,& arti,& fi di quellc, Che fono in eITe no mai alcun dotto in nelruna {petie di cofa , Perclxe elle non fon' materia particulare di nellhna , & quelle altre quanto vn'meglio le {hprc‘z {ecu-e, g1: inmruerri, Che egli vf‘ciri della Facult'fz oratoria , & Dialectica,& clue egli entenfi in vn'altra feiéza fenza Che alcun'lenc accm'gayperche {e l'Oratore andrc‘l ai Fonti,& ai princi Pii cli quelle {cienze ei non fiagia Dialcttico, ne Ret- torico, ma fia di quella facultd , della quale faran' quei principiiLa piu parte de glx Enthimemi {I 91 di tal' for to propofiuoni,che fono propie, 8/: particuluri, (S: po- re , come di quellc , Che per anchors: non fono Hate ri- cln {ene fanno di principii communi.Diuidiamo adun cheiluoghi communi,&i propii dello Entimema , ceuute2Et di qui nafce,che gli Vditori molte volte re- come nel la Topica anchor' facemmo,& clomandmmo Piano di loro ingannati , pcrche , chi gli va tratmndo controppo artificm efce del modo, che s'appartiene lo ro,ma quello,cl1e i0 dicofirl pin manifefio, allargan- domi alquanto piu in quella materia. Io domando Si- forme le propofitioni , Che fon' proprie diciafcun'ge- logifini Dialettici, & Silogifini Rettorici li trattiti del noi p0fsmmo,poi Che nol gli lmuremo dluifi difpersé, le cofe, clue lmnno i luogln,& quelli fonoi detti com- m U ml circa le cofe della Giul‘citiafiella natura , dei co- fi'umi,& di molte altre Facult;‘1,che per fpetie {ono differenti. Piglifi per efempio il luogo del piL‘I, & del meno , con ll quale non‘manco H ["16 {are il Silogifino 85 l'Entimema nelle cole morali , clue nelle natul‘ali , (31h qual' fi voglia ultra faculti; Ma tall cofe perl {Perle fo- Pigllare d: cialcuno 1 prinapii , etle propofitioni. nere,& chiammmo luoghi qt.1egll,chc fono a ogni c0- fa comm u ni:& in prima diciamo delle forme, lmuédo innanz: racconmtm generi dell-a Rcttorica , accioclne Dc/gencri del/a Rettorica . A Rettorica G diulde in tre generhperche anrho-ra trelbno le {brti degli Entimemi , c6ciofia cl1e di tre cofe l'oration' {I componga , Di chi dice, dellamateria, & del Giudice, i1 quale e‘ il fine d1 quello |