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Show 214, L I B R o la cofia quand' ella éflata prepofia ; c‘) allipcgntro {3132: hauerla propofia dimoflrarla : Pcrchc c111 d1moflra,1nuero qualcofa dimoflra . Et clu proponePPropone Per fine di dimofirare . Et di quefie due pal-t1 l'una {I c‘hmma p1~opofitione.Et1'altra fi chiama argqmento.0 voliam' diuiderla in vn' altro modo con dlre , Che vna {i l': W HI". I!" ‘. . mum-n, ‘*1» uu‘u‘ -- 3-- w. chiami Problema;& l'altra Dimofiratione. La diuifionc,chc da i modemi {i fa di lei,ha hem: del l‘id'iculoépfzr Che 1.1 narratione feruc appunto alle caufc gludlcmll . Ma nelle caufe dimofiratiuefi deliberatiue,in ch'e medo vi pub ell'eflér'di quella forte,ch'e'dicono?Et come vi poilbno cfl'ere le cofgche fi dICOHO coptrq a_lla par. tegO‘come puo eKer'l'Epilogo nelle oratlom dlfnofim tiuea. Ma i1 Procmio, 8c il Comparare le tue raglom c5 quelle della pane; & 1:1 replications s'ufmo allhom nel 1e concioni,quando c'v'é contrm1erfia:per_ch-e l'accufi- re,& i1 difendere vi s'ufa {pail-0,; ma non gm come cofz. apparteneme al genere deliberatiuo : mgl‘prlggo v: s'ufa . Ilqualc Epilogo non s'uflz anchora m ogm caufig giudicialexom'é quando la caufa. ébreueu‘fla cofi éatq ta 51 ntencrfi nclla memoria.0ndeaccade,che tolta via la hmghezza all'omtioni , due parti vi refiino neceffi- riamentegcioéJa propofitione:& l'argumento . Chef}: due parri adunche {one 16 {he proPie. Et l'altref‘ono il‘ ProemioLn propofitione. La perfimfione . Et l'epilo- gol'erche le cofe,c11e {i dicono contro glla parte,vengon'ad effer' fotto agli argumentifihe feruono per ac.quifiarfi Feds. Er la comparatione contro 'a'dccti é vna amplificatione delle cofe tuc ; 0nd: ella viene adv cfrcr' comprefa form 16 parti «1'6in argomenti : imperoché chi fa uef'co non fa altro Che pmuare . Mailprocmio, & l'epflogo non fimno gia quefio; mo. mettonola cau- & in memoria . Ondc [c 1191 .yogh'amj déuidcl'e .qucfic: 'r a, R z o. 21; pdrti,com'c vfltrono di fare i difcepoli di Teodoro ; £11tra pal-re fia la Narrationezc‘k altra l'Antinarrationc: & altra la Sepranarratione.Et altra cofa fia la Confixtatio ne: & altra En la Sopraconfutatione . Ma e' non fi debbe por'nomer‘t vna cofa,s'ella non ha vna fpctie, & vna dilferenza da fesche altrimenti :‘t porlolé c0121 fi'iuola,& vanazficomc vfi Licinnio nella fua arte,che ponei nomidi Corroboratione d'Abberrationc,& di Rami . Del Procmio. 7 L Proemio a<Iunche éil principio della oratione, & I éil medefimo,che (‘2 il Prologo nclla Poefia ;;& chc‘ é nel filono la ricerca : perche amenduc 1i conti fono Principii,& quafi vn'ponté alla via, Che s'ha da fare. La. riccrca adunche ne'fuoni é fimllc al principio dim oflra tiu03perche cofi comei fonatori quello,chc cgli hanno é fonarc , congiungono infieme con quello , Che €in hanno alquanto innanzi fonato.Cofi fi debbe {are 1161-la oratiopc dilnoflratiua,pel‘c11e fubito Che tu hai propofio quelloache tu vuoi ; e' H debbe dipoi allungarlo; & congiugnerlo con quello,.chc tu hai :‘L dirc.Et cotal' modo vfano' gli Oratori tutti. Et fiaci in cfempio I'Elc rm dTIfdcrate , doue non é cofll alcuna propm con Elena;& co'parlari contentiofi , chc {one in quella oratione.Et quando e'fi {a digrefsionc in vna oratione, egli é c6 ucneuole,che clla n6 Ga tutta d'una medcfima forte. IProemii dimofiratiui {i cauano dallc Iodi, 85 da-i biafimigficome l'us?) Gorgia nell'oration'Olimpiaca,0 huo mini greci dcgni d'eflEr' hauuti in marauiglia da molti. Douc {on'lodati m quefl'oratione quegli,che celebran' quelle feikeEc da Hocrate fon' biafitnati,dicendo cgli, Ch'c'premiauano co'doni le virtL‘l del corpo;& non p0 ncuano premio alcuno alle \(iru‘x dell'animo.Et dal con |