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Show 178 x. 1 B R 0 Che i1 parlar' Poé'tito Inon FuHE humiie; ma e' non 6 p0 Tanzo. 179 Refl'e la voce di Teodoro Iflrione in comparatione di trebbc dir' pcrcxb ‘ che e' Fufre conuenicnte alla Prefix. Infi'a' Nomi,& infi-a' Vcrbi, ucgli chiarifcon' la cofa, Che fono d'eflh cofa Signori , o vogliam' dire Padroni, quelle degli altri Ifirioni 5 percheia fua pareuala pro- o proPii per dimofirarla. Qgegli , Che fanno i1 parlarc non bafro , anzi che lo vanno cfornando , fon' tutti gli fciclte della fualingua ordinaria . Et queflo ha Fatto pia di lui fieffoztgc l‘altre pareuon'fintc . Occultafi ben' uefia part6 quando vn' componcil pal-late di parole altri nomi, dc' quali s'é trattato nclla Poética; pcrche e' Euripide , & innanzifi tutti gli altri cel'ha infegnato G d.‘1 maiefii alla orationc : vflindo nomi non confueti. Et intcruicne in queflo Caro il mcdefi‘mo, Che interuic far' bene . Ma efrendo i1 parlare compofio di nomi,& he dc' forcflicri , & de' cittadini. Ammonifco pero, Che nc] parlare [i dcbba mettcre de' Nomi forefiicri, volendo farlo marauigliofo ; i1 chc gli danno le parole lontane : & cffendo mamuigliofo, e' viene anchora ad c‘fltr'piaccuolc . Vedcfi certo ne' verfi, chc i Nomi di tal' natura ci partorif‘cono vn' fimil' etfctto; & ch'e' vi {one accommodati,per elfcr' nclla Poéfia fi 1c matcrie, 8: fi le perfonefii the {i ragiom piu cccellenti. Ma nel Parlarc fciolto , per effcrui la materia di men' digniti , vi {i dcbbono vfiire cotai nomi piu parcamente.Et que flo,ch'io dico,nella Poéfia fteffi fi proua efrer verognel I qualc C: dificonueneuolc ad introdm‘rc vn' feruo , <3 vn' giouanetto,chc parli troppo ornammentc, 6 chc trop; p0 efilti le cofc ball}. Ondc {i puo vcdcre,che li Poé- ti fiefsi anchom oflizruino i1 decoro nel ritirarc,& nello allargarc fécondo i1 doucrc quefii termini. chbcfi pcro auucrtirc in quefio modo di parlare di furlo in tal' manicra,che gli vditori non fcn' accorghino;& Che e'non paia Fatto con artifitio : anzi apparifca naturale. . di vcrbi;& efTendo i nomi di tame forti,di quante nel- la Poética s'é dimofirato : Infra tuttc le dette forti , di- co,ch'e' fi debbc vfare radeuolte, & in radi luoghi i no ' mi barbari,& i doppi,& i finti . Et doue queflo 1i deb- be vfare , diro i0 piudifotto . Etla cagione , perche 6' non {i debbino vfargho io anchor' dctta innanzigcio é, perche e' fanno i1 parlar' troppo‘alto. Ma i1 nome, Che fignoreggia la cofh, 8: ilpropio , & la metafora fon' buoni alla locutione dc] purl-are féiolto. Chi/6&0 fl PTO-3 ua dall'ufmche di quefii foli {i fa da tutti gli huominigi quali parlano in qu efia maniera : vfimdo ciafcheduno le 1netaforc,& i nomi,che io ho difopra racconti. On- de émanifei‘to , Che fl: tal' part6 farfi bene Vfata , the i] Perla‘re llieirfi i1 forefiierogc‘k non fan‘l conoféiuto : & fam chiaro 11 concerto. Et quePca é la bontfi; & queflaé l'ecccllenza del parlare oratorio . Infra i nomi quei, ché'fono equiuocifon' buoni pel Sofifia; perche e' {a l'inganno per mezo di Ioro . Et i nomi Sinognimi fon' buoni a1 Poé‘ta . Io chiamo nomi, che‘fignoreggian' Ia cofa . Et Sinognimi , Come 5 andare , & camminare; perche l'uno , & l'altro di qucfli nomi é {ignoreggians Et qtieflo modo é quello, Che 10 tends atto i'perf‘uad‘c re;&1'altro El l'oppofitoPcrchc gli Vditori {cne guar- dano comc da vno inimico,clie ponga l'infidiemon :11- trimenti Che G guard: ciafcuno dal vino , the Ga con- te; Sc Sinognimo {tambieuolmente . Che Ga adunche la differenza di cia‘fcuno di quefii ; & di quante forti cio. Nc dcbbe gia flareil parla'rc in altra manicra Che {i lure fciolto,& nel parlare in Verfi, habbiamo noi di tut to qucflo parlato nélla Poetica. Ma i0 «1120,41? nel‘Par fien' le metafore,& Che ell'hanno gran' Forza & nel par ' I1 |