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Show 224. LIBRO ami di quefii fimili non vi hifogna fare alcuna narratione; com‘é nel voler' lodare Acchille:perche ciafche duno £1 1e fue attioni ,hafia toccare le cofe fatte da Iui,‘ perche elle fono da' ogni huomo conofdute . Ma nel voler' lodar' Critiae di necef‘sitc‘l raccontare le {he at- noni,non G fappiendo quelle da ogni huomo.%egli, the vogliono , che la narratione debba effer' fatta breuemente,meritano, che altrui fi rida di Iorognon altrimenti,che merito quel fornaio,che domandaua s'e' do ueua rimenare la pafia tanto,ch'ella fume elm-3,6 ch'el. la fufle tenerazal quale fu rifpofio , Nell'un' modo , 8: nell'altro effer' impofiibilefi far' buona pafia . Che i} "mum-c; ' ulm‘u‘ :; " k _7 1 medefimo in quePco luogo puo dirfi, cioé , ch'e' non fi dehba Fare 1e narrationi troppo lunghe; cofi come n6 anchora proenniare,ne argumentar'troppo lungamenhe {1 debbezconciofia Che in queflo nOn confifla i1 bene 'r E K 1 o. 22; fufiino grate a'Ciiudzici . A' chi dif'ende fia hene vflu‘e la narratione con iu breuitfi . Er alIe querele fi debhe rifponder'negan<¥0 con dire , o che iI fitto non (in {eguito; a) ch'e' non ha flatonociuo; 5 ch'e'non Ea i'tato ingiufimo non d1 taI' qualité, qual' dice la pare auuer {31.13: fare di tal' forte, ch'e' s'allonmni da noi 11 pin she 15 puo la confefsionedi tal cofagf‘e gia qualchc vtile n5 vi ci trafpormln queflo modo,confeffindo,dico,ch'el la fin fatta;ma ch'ella non {ia Ham ingiufla . Anchora fl dehbon' narrare tutte le core Fattc,quand'elle hahbin' forza di commuouere i1 Giudicefi fdegno , 5 3t mifericordia . Ecci in efempio d1 queflo I'Apologo d'AIci- noo fatto appreflb di Penelope in {drama verfi. Simi- le eanchora i1 Ci‘do e di Faillo . Et queHo) che dice iI Prologo nell'Eneofa narratione debb'effer' ripiena di cofiumill Che harfi ella {e noi fipremo {corgere da Che 6i quePca materia .Né anchora f1 dehbe fare 1e narratlo co'fi e' fien' partoriti.Ec in vn' modo G parto'rifcon' co- "I ' ni con troppa hreuitc‘t, ne con troppa prefiezzama deb hecifi vfilre il modo mezano. Et queflo {i confeguifce, narrando queue cofe , che habbino ad aprir'la caufil; (‘1 fiumi nell'orationregquando,cioe,nelle cofe3che fl dico , quelle,che habbino ~31 far' penfare, che i1 cafo fia flatozc‘x ch' ecli hab‘bia nociutozo ch' egli habhia fatto l'ingiu- -ria:o altre core fimili , ch'vn'fi vogha dire . Et le cofe contraric {i debbono dimofirare effere dalla part6 con trari; .Debbefi anchora appiccare nella narratione tut- te quelle cafe, Che hahbino i dimofirar'le tue virtu ,6 ivitii dell'auuerfario; com'é quefioflo confwh ai fempremai quellofihe era ragioneuo]e,& pietofgxhe i Hgliuoli,cioé , non douefsino elfer'lafciati in abhandono. Et cofiui 111irifpondeua fempre, Che douunche ei fuffemon mai gli mancherebbono altri figliuoli.O‘ ve r0 dir' quelIo , che dice Herodoto , Che rxfpofonoi ribegli dello Egitto . 0‘ vero din" tuttequelle cofe, Che fufsino no,v'apparifce_dentro l'elettionelmperoche In qualita‘t del cofiume,che-e nell'oratione , la fa della qualiti medefima.Et Ia qua-lite} della elettione fi plgha dal fineNé gin peraltmcagionele ragioni matcmatiche‘mancan' di cofiume , fe non perch'elle ma ncano d'elettione 5 86 l'elettione vi manca , Perch'e' non v'é dentro i1 finezma benee egli ne'ragionamenti di Socrate,perch'e' tratta~ no di core morahfdnno adunche l'oration' coflumatm quelle' parole , Che confeguimno a' coflumi d‘egh hueminigcom'e, poncndo in efempio,Coflei,andando,alzauale voci. Che in tal' detto fidimoflra vna certs audacia,&' vn' certo modo vxllano;_come anchora fi dimo- fira cofiume,quando c"fi dice in tal'modo, Che chi dice non aia fiato‘pcrfuafo C‘l cio fare daI difcorfo(& tal' inlodo e hoggidx ofl‘eruato)ma paiaflato ‘indbtto 31 (at FF |