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Show 8 11.3! B n =0 tréuare . Io'dico Hi. nfiouo (ridiui'dendé; *ché? glint; gumemi , Che coh ragiode fritropar' {iipo'fl‘ono : fon' all ma forti . Vna'é, Che confifie nei: cof'cuinifdell'Ora-a tore. L'altraé nel difpor' bene il gi'udice . La tera za é nel modo del perfuadere, quando noi dimofiriaq mo; 6 Ci pare hauer'dimoflrato la cofa . -%ello‘,‘ Che dai coflumi procede , s'acquifia'allhoravche i1 parlare in tal' manierafidice, Ch'e pofla far' l'orato-r? degno di fede ', imperoché afraipiu'fede Ii pref'ca vm- uerfalmente in tutte 1e cofe :1in huomini ,Che fon' tenuti buonizma airolutamente fi cred‘eloro, douc le materie fon' duhie. Et quefta fede s'acquifia Per via del parlare,'&' non per efl‘cre'imfarima I'Ordtore in buona oppénionédi; Chi pde. Nefia bane dir'qui quello , Che hanno detto molti profeflbri di quefia at? te Circala beniuolenza , & gratin dell'Oratore 5 come {e il coflumc dell'Oratione non giouaflE: anzmfiermo io eflb cofiume della Oratione efferc l'importanza del perfiladerc. L'altra fede st'acquifia per-i1 me)20 deglinitdri , quando 'Ch'i .fauenaimuoue ldrogli affettx 3 imperoché lc Sentenze non' fi danno in vn me- defimo modo dai Giudici , Che Geno allegri ,. & da'i Giudici Che fieno mefiimé in vn' medefimo medo da- gli amici & da gli inimici Della qual'materia ho io dc: to difopra,chc trattano aflhi tutti quegli,che dellaRct torica fcriuono . Etio né dirc‘)' piu '}1a1‘tiCuIarmentc doue fi tratteri degli affetti'dell'animo-nofii‘d. Agli ar"gumenti G crede quando intorn'o allc cofe perfimfihili fi dice il "vero,(‘) quel' Che 1i 6 Emile. Et facccndofiatut re 16 proue per il mezo dc Ie‘Cofe dette é manifefio,che tre cofe , recapitulando , ci [1 debhono confiderar‘e , 11 For er' dico,SilogiZarc, Il‘Poteri' Confidergf‘ei "Coflumi, 851: I"1 R I M o . 9 85 h: viru‘l,& vltimo II potef' conOf‘cer' Ie perturbatio ni‘dcll'animo,chc Che Cjafcuna d'eflé G fin, & di Che n9. tura,& in Che modo, 85 donde 6116 [i faccino; Ondc fi pub conchiudere , Che la Rettorica fia vno Rampol- lo , o vero vn' membro della Dialcttica , & di quella {acnlta , Che , é intorno 3in affitti , Che ragidneuolmehtc {i puo chiamarc Faculta Ciuile . Et pcrcié la Rctt\or1ca Vignc a cratrar' {Otto i1 gencre d'eflh Ciuil' fa~ culta, &tutt1quelh panmcntefiquah', 0 per horia , 0 per Jgnoranza, 0 per altre humane cagioni ilnome d'oratore s'atrihuifcono , pcrche Clla ,é vna particella? & yna hnnhtndine dclla Dialettica , 5 come nel prymaplo dtccmmo , conciofia chc 118:1'una, n6 l'altra {Elenza fia determinata a neffim' foggctto particulate ma ficno faculta da ritrouare ragioni in ciafCthLln; cofaz Et della forza d'amendue , & in Che modo elle I‘ucno inficme , di fopra ICn', E, dctto a hafianza . Ma dc' modi da dimofirarc vna cofa , 0 di parcrc Ch dimo- I‘trarla ( come d1 Cio nclla Dialcttica s'é , pal-lam) l'u- no G Chiama Induttione l'altro Silogifmo , parimcnte nclla Rcttorica Ra pcrche l'cfcmpio , é qui corrifimndente alla Induttionc &1'Entimema a1 Silogifmolntcndo i0 adunchc nella Rettorica per Silogifino I'Enti 11311111385 Rehlndufitionc l'Efcmpiom Ci quali due moo d1 chmphhcadp dlco,o vfando gli Entimcmifi fanno tutte le Rcttonce argumentationi , 8: non in neffuno altro modo : Ondc f6 cgh, é di ncccfiitc‘t d1 dimoflrare qual'fi vo‘gh'a cof‘é 0 per via del Siloaifmop per via del la\1ndutt10nc, ([1 come nelle rcfolutioni del Silogifino s'c deto)ne configuita,che l'uno 85 l'altro argurhento dclla mum Logxcale all' vno & all'altro di quena ora {om dcbha CHEF COI'rifpondentc . Ma Che differenti :1 ha dallo cfempio allo Entimema nella Topica s',é , di~ |