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Show I9). rante,& :‘1 vno Ii'tterato. Difpongonfi anchora affii gli Vdimri in fauorc dello Oratore per quella figura di di rc , Che da loro é vfata fi‘cquentcmcnte Chi é di voi, chc non fippia 5 giudici quello,chc £1 tutto i1 mondo? lit auuicnc qui , clue l'VdItorc , vcrgognandofi , confem quelio, chc cgli 0de,cfl%r' vero; pcr non eifere da mcn' dcgli altri tutti,che lo fimnolit qui é (in auucrti~ re , chc l'ufarc i modi dctti opportunamentc, (3 contra tempo , écofh commune fi ogni generc di pal-law . Ma quandol'Orntorcha no] parlare trapaflilto i1 fegno,e' c1 6 vn' rimcdio molto vulgato; E' fa, dico, di method (11 riprendcr'fé 116116.134 in tal'modo apparif‘cc, Che ucl' ch'c' dice {ia vcro; pcrch'c'fi vedc , c11'é'ihbcne [1!!!"va ,, Ilk- LIBRO ‘ ‘\‘ , qua], ch'c' fiiccia. Non fi dcbbc anchor' nei parlare met tcrui tuttc queue coil? , Che hanno infiemc proportioncgpcrche 6' fi vicn' mcglio ad ingannar' l'Vditore : te- ncndo i1 modo dettokhello che lO vo' dire équcfio, (hide i nomi,che vn'proffcrifcefon'afpri3dico allho ra,cli'c' non {i debbe aggiugncre l'afprezza ncl V01t0,(‘) nclla bocc,5 n cgli altri atti della peribna: perche {6 1'0ratorc l'ufcri an chora in quefli, e' firfi conofciuto que fio fuo sforzo. Ma s's' vorrfi, Che l'arte non ci fia conefciuta dcntro, c' nc {an} vna partc,& non l'altra. Ma s'e' dirfi 1c cofe afpre con piaceuolezza, 86 1c pmceuoli con 'r E R z o . 193 CHEF dctte con grido da tutti quegli , che G trouano nello afl'éttosolidc gli Vditori , ch: {bno fimilmente di fpofli , odono cio volentieri . E: peré qu cfia figura di arlare coma bcnc nella Poefia, perche la Poefia ha dcl furiofo.Bifogna adunchc dirlc in quefio modo,6 veto er via d'Ii-onia 5 ficome faceua (Borgia: 8C com' 9: viii.~to ncl Pedro. DelNumero della Oratione. I. A figura della Iocutione non debbe efrei" nume- roIiI,né anchora di numeri debbe man cachl pri- mo non dcbbc 611a hauergperchc (2' non ha i1 vcrifimileganzi pare in tal' modo,che i1 parlare {in fatto con ar- te.Et okra d1 quefio e' diftrae l'Vditore , faccendo, ch' cgli afpctti di nuouo , ch' vn' fimil' numero gli caggia agli orccchiflicomc {ivede mtcru mire a'finncitigii3chc, vdcndo il banditore, gli vanno preoccupczndo la voce, quando e' viene .‘1 publicare chi debbe cflcr' i} procura tore eletto da colui,che vuol' Far'libero Cleonc.Di nu mcro non debbe mancare l'ox‘atione,pei‘c11c ell'harcb- be in queflo modo l'infinito ; ma egli Ha bene, ch'ella {in finita : ma non gia col verfo.Che in vero l'infinito non é piaceuolc,& non fi puo conofccre.Et col nume ro {i d3; tcrmino , & fine A tutte 1e cofe ; ma i1 numero di (pief'ta {imil'Iocutione é i1 Ritmo,del qual'i verfi fo- niprczzaw' non gli fia prcfiato mai fedel nomi epiteti, no Vna part6. Et perc‘) l'oratione debbe hauere i] Rit- & i doppi , 86 i forcfiicri flanno bcne 51 effer' vfati aflhi voltc da chi {i ritroua nclla perturbations; pcrch' e'fi crdona 31 vno adirato, Che chiami il fuo danno,Dan- no tocca Cielofi) Peloriofit fianno anchor'bcne quan do gli Vditori {one {km c0mmof§i ncl lodar' , (3 n6] vilupcrar' altrm 31 OdIO , 8) ad amore gficome {a Ifocrate nclla finc- dcl filo Panegirico la fama, &latnemor1a:& altruue . I quali hino {opportamJChC tai cofe Ibgliono efrcr' mo,& non i1 verfogperche in tal'modo, hauendo il ver fo,ella farebbe Poama . N6 debb'e 611.1 per?) hauere cf: quifitamente queflo Ritmo,6 vogliam' dir' q‘ueflé numerogna infino & vn. certo Che . Infra numeri l'Heroi60 ha i1 graue , & l'eiegante , 8: mama (ii. (none; 85 i1 Iambo non é aln'o, ch'il parlare ord‘inario. Et diqui na Ice, Che tal' numero Ii Parla fenza Penfiwui'; ma- io- vor-é BB |