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Show ~L '1 ..B R o . " ‘ : Di CMumide'Pbtcnti. E L L A potenza,& grandezza di flato Ii coflumi, Che deriuauo da lei,fon' quafi fi Ciafchedun' ma- s B:,-C.1O"N D o: :3; ‘dalla eta,‘ 8c‘dalla' fortuna dci'iuahd; path If coflumi Cpntrarii5111i detti fono manifiafh' dallc qualiti cbntrane:qual'ha,dico,i1 cofiumc del pouero,& dcllo sfortu -nato,& dichi é fortopoflo . nxfefli,perche vna parte d'efsi fon'li medefimi con que 1i della ricchezza;& vna pal-re fon'migliori quefli,per the 11 potenti hramano l'honorc,& hanno‘cofiumi pit; virili,che non hanno li ricchi , volendo cfii mettere iri atto tutte le cofe,che la potéza,che €in hanno,permet teloro d'operare . Sono piu diligenti , chc non fonoi ricchi , per ifiar' fempre in vigilanza; eflcndo cofiretti :‘tcio Fare per auuert: 1" le cofe dcl loro Rural-lame anchom piu del grandefihc del molcfimperche la degni~ tfi,che egli hannofacccndoli piu manifefii éogni huo mo,£1,ch'c'viuon'con piu modefliaEt quefia grander. za,che i0 uo dire,non éaltro, che vna certa feuerifi dc 'licata, & compoflazc‘SC quando tali huomini fanno iniuria,e' non la Fanno 1n cofe P iccole 3 main core g radi. - Della buondfortumgy defloi coflumi . A bliona fox-tuna ha nei cofiumi 1i particulari {if mili a'de‘tti g‘ferche le profperitfi di fortuna non ‘ tendono ad altro egno,che 3. quello,che tendono 1 ric A chi , & i potenti . Anchora s'eflende 1a buona fortuna nello auanzarc gli altri di buona prole,di figliuoli , 8Z3de'beni del corpo. Sono adunche quefii tali piu vani dc Ii altri;& viuono con manco ragione: Et queflo cf fetto fa in loro la buona fox-tuna . Vn' cofiume folo‘ le confeguita migliore,chc e' non confeguita‘alle qualiti conte; &queflo éjcheli ben'fortunati fono amici di Dell: my? communi 4‘ tutti'1'generi . A pcrche l'ufo del parlare prouabilmcntcé per . fine del giuditio, conciofia Che noi non habhia mo bi ogno , ch'e' ci fia dimofirato‘ to! parlare quello che noi fappiam-o , <35 Che di gia 3: Rate giudicato ; 82 qucfto parlare prouabilmente fl puo vfilre anchor: con vn' folo nel pcrfuadergh , (‘3 difTuaderin vna cofi tome Fanno colorofche ammonifcono, 6 Che pen-fun: dono : pcrche vn' {010 non {i puo dir'manco giudicc V che li pIu , conciofia che-g‘iudice fia veramente colui1 che s'ha 3.. perfuadcre 6 litigandofi contro alla Partc' auucrfafi) parlandofi in difefa di qualche caufizpcrchc' ne]1'un‘modo,'& nell'altro é di necefitfi vfare i] parlarc, \&confutare 170ppinion' contraria? contra la quale s'ha a combattere con‘l'oratione , non altrimenti che contro allo auuerfirio .‘Similmcnte nel gene-re d imoflratll up i1 parlarqche vi 1] fa,vi fi fa come appreflb :‘1 vn' giu d1;e,chc_ fia di quel,chc vn'dicc,confideratorc. Ma colgx pimp-lainfitq d'e'chiamarfi giudicc , Che ncllc cont>cn.t1.om c1u111g11hl'dicad'qucllc cofc , Che vi vcngono in quxf'uone; lequah fon'tutte quelle , Che appartengonb a'litigii, & tutte qucl-lc , d1 che G configha . Et quanta allicofiumi , Che fono in ciafcheduna Republicaflén'é Dio,& inuerfo dilui Ranno ben'difpofli,hauendo tal' dgtto maqzi nel genere dehheratiuozonde {Ipuo qui- 1‘41 dctermmare in che modo , & donde noi habhiamo‘ afare l'oratione , Che efprima i coflumi . Ma pcrchein' difpofitione per cagion di quei heni, che Ia fortuna ha qafcun'geqerc di parlarc i1 fine ir'é dlfrer'éte586 di tutti‘ lor'dati . Sia detto .adunche infin' qui de'cofiumi,.che h fin; habbxamOgOi detto ipnizi l'oppinioni,& 1e pfo‘ |