Rettorica, et poetica d'Aristotile

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38 L I B R o chc fono neHe cofe piu belle\,"& done idefiderii'fbn piu honefii , E) mighori , pcrehe magg‘iore 8‘11 defide- rio , che é nellc cofe maggiorr , & pero 1e \{og‘he del'le core piu honefle , 86 migliori, fono &mrghor1, &_p1u honcfle per il medcfimo conro. Er doue bugle fcmn- ze piu nob11i,<‘) piu virtuof‘e,quig1l'operatrom,chc deriuan' da loroJ foho 85 piu nobill,& p1u vrrruofe,per« che tale éi1vero,qualcelafcienza,perche Clafcgnamfegna quello , cheé filo: Perla thedefima cagronele fcicnzc di matcrie piu nobili,& pru vn'tuofc hahno la mcdefima pro portione . (@110 e anchora Irregllo,che iudichercbhono , 5 che han' giudicato gh huomml {aggifi tutti,€> li piu,c‘> libuonigqgefio dico enm‘ggior' hene,& di necefsitfi conuiene,che e1 Ga tale 0 aflolutamente,6 vero inqurmto egli é Rato giudicatq fecohdo. la prudenza ; Et quefia tal cofa é commune 1n tutu gh altri predicamenti , perche ne' rclatiui , 8C nel quanto, & nel qualele cofe fon' giudicate buone {Econdo che la fcicnza,& la prudenza lc detta: Er del huono diccm mo di fopra diffinendolo cofi,cioé , Che egli era quel- PRIMO. 39 cere qu c110 c‘: maggiore , che di manco Faflidiofic du- ra piu lungamentc. Et quello, chcé piu honcfio di uello , che é meno honefio , pcrchc l'honcfio 5 vcro cgli é pxaccuole , 6 cgii €- per {e fieflb dcfidcrahilc. Er quellc cofc fon' maggior' heni anchora,deHc quali noi vorren‘mo cffer' cagione di farlc confcguirc , (3 Smoi ficfii , <3 agli amici nofiri : Er qucgli allincontro fono maggior' mali , di che noi vorremmo efl‘cr' manco ca- gione. Chegh anchora,che piu durano di quegli, che duran' menofllti pin ccrti de' mnnco certi, perchc nci primi nuanza I'ufb ncl tempo, 85 nci fecondi ncHa vo- lont;‘1,conciofia che i1 piu certo , 3: i] piu [labile fi por{a pin vfarc fl fua poHa . Anchora quando dm nomi coniugati dcriumo , 85 da i cafi fimili ne colrfeguitnn' gli altri, che vengono,come 6 Se l'operar' fortemcnte épiu defiderahile , & piu honeflo dcll'operarc temperatamentc, ne configuxta, che la fortczza {in dell-.1 tcm peranza piu dcfiderabllc 3 Et l'eflEr' Forte piu dello cf:- fcr' temperate; Et quello,chc 8‘ dcfidcrato da tutti,piu di quollo,che non e defidcrato da tutt1;Et qllcllo,che che piu dettafle la prudenzagEt quello,che e nelle cofe dai piu di quello, che dai meno , per effer'bcne quel' che defidem ogn' huomo: Et perbémaggior'quellp chcé piu defidcrato;Et quello, che i litigiti,6i nimici, migliori , 6 alTolutamente , (‘3 in quanto elle fon' mig- liori, come éla fortczza con la gagliardia del corpogEt quello , che piu eleggerebbe vn' huorno migliore ,c‘) afiblutanrente,6 in quanto wk 6 migliore , comeé l'cfll‘re ingiuriato piutofio dello ingiuriar'altri,perchc 6 i giudxci cleggerehbono, 6 qncgli,che potefsin' giudicare , pore-he l'un'cafo é migliorc,c01nc c0111 approua ta d3 ogn uno,& l'altro come cofa approuata dai {hggi 8C dai potenti . Alcuna volta é maggior' benc quello, che da ognhuomo é parteapato per la ragione dcl l'huomo piu giufio eleggerebbe piu tofio i1 primé;Et dishonor-e , chec‘ :‘1 non nc participarc; Et in vnaltro quello , che r piu pmceuole di quello , che 6 men' piacelc,perche ogni c0131 tira dletro :11 piacerc,& per con‘to di lui fieffo,& non per altro s'appetifcc i1 piacercgEt modo maggior' henc é quello che da ncflhno 8* parte- cipato , 6 da pochi, per la ragione , che lc core pm rare fon' piu flimatc. Anchom 1e cofc'pm lodarc pmon mi- i1 bene)& i1 fine 8: ditfinito con quefii termini.Del pia.‘ gliori, perche elle fon'piu honeflc; Et medcfimamcn- lo , che d3 ogni cofa , , che haueire prudenza , firebbe eletto : Perb é chinro , che piu farchhc eletto (luello,