Rettorica, et poetica d'Aristotile

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2, L I B R 0 .rano imperoché 'l'ac'q'uifiarfi - fede pe‘r via'éf'degh" atgnm'cnti 3 marnedi molti, Et anchora perché‘ Ielegfgi fono figie lungho tempo conflderate; & li giuditii {i fimno 1n Eprop'io di qnefia arte : 86 tutt'e i'al‘tre‘cofe ci‘fénb" aggiunte . ,Ma qt'lefii tqii, nondgconfiiiente; degh Enti- ,vn fubito :di maniera Che ein e malagieuole , che dal memi, chc fono 11 ncruo fieflb dcllo acquiflarfi fede in giudici Ga veduto 5. punto done confiflal'utilits‘z J.e'l tal modo;ma fi fon' difléfi grandcmente nelle cofe fuori di quefiamaccria : conciofia due 41 biafimo , la m1fé- douere . Ma quello , che importail tutto,é,~che'l rut ricordia,& lo fdegno'g'Sc aftre Cofe Hmiglian‘ti fien'tut. ditlo,che nafce dalla leggemon é particulare; ne d1 col}: p'refenti : ma 6 vn‘iuerfile ; & di cofe , che hannq tc pcrtm‘bationidcllo animo noflro, & non apparten? ‘ 11ino :‘t quefla materiazma féx-uino i muouere i1 Giu+ di cofe prefenti , & determinate; ai uali é m9 tench, g',ce.0nde [e in tutti 1i giuditii s'olTeruaFfe di far' quel' tanto,c11<:. 5'0112mm al prefente in molte Republiche;& A mafiimaméte in quelle,che fon'bene ordinatezindamb per mia fe fi firebbono affa-ticati cofioroChc ciafcuno inuero prefumegchelc-Ieggi debbin' prouuedere 31 quc fio;& certi l'ufhnoget dauantaggio vietano all'Oratore ildir"cof21,cl1e fin fuor'della caulhzficomc {i cofluma nel lo Ario‘pago:& cio 9: ben' fatto. Perchc‘: inuero e' non c‘: c0131 honeflamé c'onueneuole incitare i1 Giudicc 31 ira, né 31 inuidia-me 31 mifén‘ic-ordia;perche quel'co non é a}... tro,che feruirfi nell'edificare d'vn' regolo,che n6 Ga di ritto. Anchoraé manifef'co,che nellc difpute non s'ha. rebbe ,3; far' altro ,che dimofirare fe la'cofi é , 6 non é; s'ella 6 Ram, '6 non flata . Ma s'ella é grandefi picciola, {e ella é giufia,6 ingiufia ( i quai cafi non fon‘determinati dal dator'di legge') queflo , dico,tutto s'appartie- m: :11 Giudice di determina‘rlo : 8: non gli debbe effer' ,inf‘egnato da' litiganti. Sarebbe adunche ben' fatto, che le buone leggi chiarifsino tutte qu ellc c012: ,c11e {i doucfléro intorno a cio effeguire; & ‘che poche reflaf l fcro nello arbitrio de' Gludici . Primieramente per- chc‘: egli 6 pin ageuolefi ritrouarfi mo, 6 pochi {Egg}, chepofsino flabilir' leleggi , & {Ententiarc i che tro: dacffere. Marl Giudice , & i1 Senator-e fon' giudicx tc congiunto l'amOre, l'odio , & l'uti itc‘t propmzdl tal' maniera che. egli e" impofsibile , che m quelle caufe {iritro'uida loro 1'1 .vero:anzi v'é fpeffeuolte adorn-g bimodal piaCere, & difpiacere propio . Dell'altrc cofe,adunche,'come difopra habbiam'detto, fideb- be H men' che fi puo fame padrone i1 Gxudice; ma bes- ne 6 ‘dinecefsiti lafciargli la podefig‘z di de'termina. re, fe la coravé farm, 6 non Farm-z s'ella ha da effer',5 non effere : & s'elIa é , 6 non é. Perché e' non e pofsio. bile~,-Che i1 dator' delle leggi quefie cofe antiueggha. Et cio fiandocofi, .é chiaro, che chi determina l'altre materie5non fa altro , Che mettere in arte-Ie Cofiz ,Che fon'fuori di quefia faculthquello , Che habbia , di4 co,ad hauere i] proemlo : quello, chcla narratione : c‘) alcuna altra {imil' parte . . Perché nel far' queflo er non G sf'orza di confeguir'altro, che d-i {are il Giudice in quePca , bin qUella maniera molto . Et quanto allc fedi artificiate-( i1 cheé l'importanza di quefla fixcu-l‘. ti , & donde vno puo veramente dirfi buono oratm re)non determine cofi alcuna. Perla medefimace- gione effendo quefla Arte retto-rica circalc materle da configliarfi , 86 circa quelle da giudicarfigfic eflen40.1mm";gconfultatiua 6:: pin clla , &. 9"." cxude, 11