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Show lnq. Di fopra mofirafle motto hene la difiiculti‘i , eta rifolutione. Occ. Dio uoglia che fia cofi. ~ Inq. Ne fu d'aitro parere Horatio poeta , ilquale aui. {a lo interprete , 5 tradottore , che uogliamo chiamarlo , che non fi cnri di rendere parola per parola. ' ' ' bcc. Chefliprete rilponderec‘t quefiof lng. Che non ha bene intefo ques‘to uerfo, e non ha ne'duto , e s'ha ueduto non ha penetrate a dentra la fentenza di queldiuino poeta,e gli antichi i/po-' fitori. ‘ role 3 Latini,che/hno_fiati ne le parole in (3:;ch cendo il tetl‘amento uecchio , la legge ,i profiti, hanno [Egonda coflui poco lodeuolmente fatto . Qgefli ,che hanno tradotto la dottrina d' Ari/lo. tele , d'Hippocrate , di Galena , és‘tato ne le pa: role , hanno poco lodeuolmentefatto. Plauto,e gli altriantichi per relation di Cicerone traportando gli antichi Greci, hanno fatto poco lodeuolmente, poiche hanno tradotto parola,per parola . Dun: quc Cicerone,che ha data iprecetti , che lo inter: prete non folo renda parola a parola , ma le an: noneri per n5 ne preterire pur'una,e che poi l'ha ‘ ‘ Occ. Al reflante. fatto , [era notato hauerfatto poco lodenolmen: lug. Itnpero qual'altraragionefi potria aflEgnare de lo errore,nel quale hoggidi communemente fl cede. ‘fé non qneflas‘ ‘ tes'Ditemi [e non fl {tefle ne le parole , il cui uflia Occ. Di fopra parue ufltre alquanto piu di modefiiaqin' da la firctta a tntti.horfu a la ragione addotta. Eng. Che non efl'endo cofi opera da ogniuno l'intendere perfi‘ttamente i [enfi , hanno penfato i nofiri ti'ds' dotteri di pigliare una uia moltoficura, benche pa co laudeuole . oue non poflano eflere conuinti di non hauere inteflz la mente de l'antore : perciochc non accrefcono,nefminuifcono il numero de le no cio e' di rapprefentare i[En/imamfi potria incor rere a'i tes‘li originali,qnando in dubhio fl uenijfe, s'uno ha ben tradotton') nbs'feguite. Hor' io uolendo tradurre l‘epiflole famigliaridi Cicerone,mifono gouernato flegondo lo precetto di Cicerone. Che dites' Mg. Anzi ha fatto contra'l precetto di Cicerone: e[e hauejfe addotto il precetto di Cicerone , Cicerone gli daua la fentenza contra. 'ci,facendofi a confcienza ii lafciarnc a dietro pure Occ. Al refio . una copula. 1'19. E pigliando norma de le tradottioni de gli anti. cc. Coffin non fi pub contenere dal mordcre, dal biafimare communemente ogniuno. Caldei,che [as nofiati ne leparolciGrecinhefono flannele 94! . chi hofuggitoa tutto mio potere l'errore di molt' altri. Occ. 0.1!}, [one quefli antichi,non gli nomina , in cafo G ii] |