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Show @fi'f I38 )Péfos -r ... 15;: m figne fua bianchezza, 1a quale ta [piccare‘il IOHO del Fatigue, '*1.A::..:-..._ .- ' i mefenterici , gli ailillari , ed altri (Eff. 90. 93. 96. 155.): qualunque poi fia i1 veicolo di quefio foprappih di funguc X V I I. E vane, e 1e arterie, prefa [a tOtaIitii di 10m lunghezza, pendono alla figum conica, ma confiderate pezzo a pezzo, cioé nelle porzioni intercene a‘ mini , fono cilindriche (Efp. u. 18. 33. 90. 96. 118. 160.): anzi qualche vena prefa nell'intiera lunghezza é cilindrica (E/p. 87. "8.). XVIII. nelle vene, o venga 6in da vafi Iinfatici, the per ventura s' innefiino nelle radicette venofe, o dalla tela cellulare fuc- cutanea, 0 da altre di quelle vie chiamate {florbmti da‘ Fifiologi. Intomo a 5‘1 fatta uguaglianza di velocith nel fatigue ve- nofo, e arteriofo, mi trovo dilhordante dall‘ Haller, eifendo afl‘ai piti 1c voltc, in cui ha veduto i1 fangue venofo del me‘ femario efTere {uperato in ve10cit21 dall' arteriofo, Che queue, in cui vi ha trovata vera ugunliti. Cotale difcordanm circa una cofa di fiuto é fiata in cnuih, Che uii tutm la diiifienm C Ome 1e vene fono per 10 pib di diametro maggiore dei- c ie circofpezioni pofiibili per non premiere abbagliO: ma dJ- Ie arterie compagnc (Efp. 90. 93. 96.), cosi fono mav- po di aver veduto, e rivcduto non mi é fiato poffibilc 1' ac- giori di numero. Nel mefemerio dclle falamandre ie vene fuperano quafi del doppio 1e arterie (Ii/2;. 96.). C031 ncll' area ombelicale del pulcino fi contano quattro vane , c due aordarmi col Fifiologo di Berna, quando non voleva dii‘cop dare dalla verité. Non ho pcrb ficntato a comprendere don- {ole arterie (Efp. 117. 118., c figment). Quindi fi {aria cre- vafi nel naturale Ior fito; egli li ha confidemti, cavati gift duto, che 1e arterie per effer queue, Che fornifcono il fangue alle vene, aveffcro maggior rapidicé delle vene medefime, tanto piti, che nel tempo, che piene {one di fangue IE arterie, 10 {one anche le vene. Ma queflo é pure uno di que' molti cafi , in cui i ragionamenti i pih feducenti vengeno diih‘utti dal fatto . Le mie ofl‘ervazioni fanno chiaro effcre Li ve10c1té del fangue venofo Ugualiffima a quella dell' arte- riofo. Quando {one minimi gli uni, e gli altri vafi, fi é gié veduta altrove tal verité (Rafa/t. XII.). Ma quefia fl eflen de eiiandio ai vafi di maggior calibre, quali fonoi polmonari; i me- de nata fia tra noi due tal difcrepanza . Io ho confi cram i dal corpo dell' animale. Ho altrove moi‘trato, come affaiflime offervazioni efeguite in (:11 guifa non vauno efenti da error: (Nell'Imroduzione). Avvifava L0 adLmque non fenza fonds.- mento, che la velocitéi notata dall' Haller ncllc artei'ie me- fenteriche maggiore di quella dclle vene compagne, fofT: un effetto di turbamemo cagionato ne' vafi dallo lkiramemo dd mefenterio. Tanto piEi, che oltre 31 non avcrla egii trovata cofiante, tale turbamento mi fembrava evidante per quelle irregclaritii di fiagnamenti nel fatigue, di ofci'ila'zioni, di fluf- f1, 6 reflum, ch‘ egli iteflb, ficcome uomo ingcnuiifimo, rac- ecu»- |