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Show I9 a-‘fifl 104 )i'éfwm m ESPERIENZA w-L‘éfl 105 fig?" ====E CHI:- L lume del tronco venofo mefenter‘ico é a pill doppl ml. more de' lumi prefi infieme delle file vene.'Cosl il lu‘me di ciafcuna vena 111efenterica é fuperato di molto dal complef- {0 de' lumi dc" rami fuoi. m? piaccla. Stendafi ful corpo dell'animale il mefenterio :3, clle l' occhio vefiito di lente vegga a un colpo tutte le fue vene, ed anco le intellinali. Indi colla puma delle mollette leggermente sl irritinb gl' intellini (lifpofii allcra a corona, (2 fan), piacevolifllma cofa il vedere come {1 generarro dentro 1114 la venuile intellinali alfai gallozzoline di aria a foggia d'i wferctte allungate, le quali, ficco‘me ingombrano turto il calibro de‘ piccolilfimi vall, cos} vanno con fomma lentezza. al- ESPERIENZA CIV. la volta del mcfentex'io; e folo di mmo in mano che ginngono dove i vafi fono meno angufli, acquifiano maggior mo- "30W "WM U Na vena del mefenterio, non [0 per quale offefa, émfi in un fito firozzata 5‘1 fattamentc, che appcna per la llrozzntur‘a vi pafl'ava un filo di fatigue. Quivi era vifibilimw mo l' acceleramento del more, quantunque il fangue, {upc- rata l' angullia, ritornaffe al moto primlero. Nell' interior parte dello firozzamento andavafi forman- do una bolla d'aria, che quafi fubito era 1307:an via dfill? impeto del fangue .- ESPERIENZA CV, m, e lrl loro forma pit: fl accolla alla éferica: anzi farm ulterior viaggi‘o, c arrivate a un' ampie'zza maggiore di vafi, tondcgm giano perfettamente, e la loro velocité parcggia quella dcl fanguc, in cui fono immerfe. Quindi fe l'occhio fruit folk» cite a tcncrvi dicrm, le vcdrfil tutte c011 rapidczza incredihi- lc arrivare una dop'o l‘ altra 2.1 Home mcfcnterico, c pcrdcrl'i di villa dentro a una cralla membrana, dove ello tronco H occulta. Quantunquc le bolle‘ aeree {illorché foggiomana tm lc‘ angullie delle venuzze fieno quafi tum: quanto alla lar- ghezza eguali tra loro, pure altx‘e fono pitx lunghe, altre p33: cone; e quindi é, che‘ cellar-a 1a late‘rale‘ pi'elfione, fi trafmu- Si: molt: flzla‘mandrm DAII efempm antecedente, e da 31th p‘oeln ché avea, cre- deva effere un cafo piuttofio rare 1' incontrar bollc aeree nel fangue circolante , quando altre fperienze m' infegna- ton dappoi non averci cofa; pill facile ed ovvia, anzi eflere _ m nofixo porere il crearne quella maggior quanti tiz, Che 3 mi tano in palloncini m‘nggiori, e minori, tutti perb a migliajq di volte p'ilx voluminofi de‘ globetti fanguigni. Che fe gl' lntefilhi, e il mefenterio fi lafcic‘ranno in n-a polo, a poco a poco le bollc d' aria fceman di numero 6 non rade volte riduconfi al' niente. All' oppofito {e colle mollette ci prenderemo il piacere di tormenmrli cli nuovo, cm: ri~ comparifcono‘, e [C folo qualche porzioue degl‘. inteftini fl fluy . "a, a's. .' .-.-_ |