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Show "'=5‘."M 198 )aé530~ W Haller . Veto é ch' i0 pure ci ho trovato quel giallore, any colore (Efp. 145. 146.). Nel quarto comincia a mffeggiare, folo per?) dove i globctti fono pjtx raccolri, cioé dentro a1 cuorc, ed anche ivi deboliffimamente (Ii/p. I47. I48.). An- zi per mold giomi confecutivi 1' union de' globetti é mlmen- to non effere quelle fps-Lie diverfe di giallo, che uoa pura re neceffaria perché abbiafi qualche roffezza, Che fin ne' gion pretta illufione ortica, c051 altrettanto mi lufingo d1 avere‘ ni fedicefimo, e diciottefimo i1 fangue dentro a' vafi di minor {cop-:rto in quefli altri animali. Etammava adonque a lumf: rcfratto, vale a dire col Iume praticato dal SICK-$311613 x1 mefenterio di moire rane tenure per un tempo‘pm? o noen lungo fenza cibarle . II bianco-lucente ne'Yaf‘f pm fim? 11 goal: lognoIo ne‘ grandicelli, i1 giallo ne' grand}, 11 romccxo, .mdz i1 rofTo ne‘ vafi fucceffivamente pib grandl, quefh erano 1 co- diametro 'moflrafi ancor trafparenre (E/‘p. 154. 155.). "N61 giomo vigefimo fecondo fi 6‘: gi2‘1 trasfhfo i1 roflore a tutta" la mafl'a del fangue, fuori l'effere pit! fmorto ove i vafi fono pm fottili (Efp. 156.). In feguito i1 roffo del fangue non fa che acquii‘tare ulteriori gradi d‘ intenfitfi . E qu‘l notifi in paffando la rilevantiffima differ enza in tomo a1 rofTo del fangue rm in .animali caldi e in animali freddi. In quelli .faltano gii fuori , come é detro , i principii di un ml colore, non ancor compito i1 fecondo giomo deUa coVatura, in queifi folamente nel quarto, da che fono nati . Ne' primi a‘cquiflato ha giz‘l i1 fangue nel quinto giomo un befliffimo color di porpom (Efp. 127.); e ne' {econdi n'ci cinquantcfimo é ancor dilavvato (Efp. 162.); e {010 n21 {effantefimo ‘fccondo, o 21 dir meglio nel fettantefimo primo, uguaglia nella pienezza del roiTo i1 fangue degli aduli ani- mali (ii/p. 164. 165.). H pochilfimo, o niun galore ne'gi- rini , e il calore {'enfibiliffimo nel pulcino credo che concorra in tutto, o in gran parte :1 produr quefio {vario. Facendomi ora aUa feconda inchiefla, fe i1 roflo del fan- gue traligni in color giaIIo negli animali pef inedia, 0 per foverchia effufion di fangue languenti, dirb, cht anche in quefio fono flato neceflitato dalla Natura a diffentire dal Sig" ‘ Haln' 1i quella mefcolanza di gialliccio, d1 roffetto,‘c dx roffo ramfCOpep memorata dall' Aurore , ma ficcome nel pulcmo [i e lori, che variamente dipignevano le vene, e 1e art‘me del mefenterio: ma fe ritenuta la medefima lente non ticeva a1- tro, che alla luce refratta furrogar Ia rififflaT la pm pone di que' colori, che creduti avremmo vermerl, fl fcopnvfalo bugiardi. Non eravi adunquc che i1 {01o rofl‘o? lche fl tene e forte, i1 qual rofio veniva anzi a colome muff vofi mefem terici. Solamente in generale era un roITo pm oflavato, :- pih pallido di quello effer foglia in queg'u amfibil, quando fono pafciuti; e il pallore fi difiingueva anche pxu, dove 1 vafi f1 facevan pit: eflli (Efp. 31. 32.). Sperimentai {u 1e falamandre come fperimontato .aveva nelle rane: main que' ferpentelli non é 5‘1 nmarcabxvle Ia diverfité tra la luce refratta, e la xiflefla, fe non fc dopo lunghimmo intervallo di tempo, per effere i1 colorito de¥ fangue affai pih difiicile a fmcmare in effi per afimenza dak cibo, che nelle rane (Efp. 32.). A1 favore di quefie due luci ho guardato i vafi mefen- N 4 te- |