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Show IL LIBRO DI MORMON. 1L LJBRO m MORMON. E succedette che nell' auno trecento e qua ‘anta cinque, i Ncfiti principiaro a1 fuggiro Via dai Lamaniti, ed essi vennero midoise all' eceesso ; cio ViStC le loro nequizie, e turpe abhominazioni I Ma 0000 noi (:8 n" andammo contra i Lamaniti, e inseguiti fine a tanto che essi arrivarono Si alla term di dei ladri di Gaddianton, fino a che noi obbimo di novo preso possesso delle terro deli' ereditaggio nostro. E 1' annata momento. Ora poi 1a citti‘u di Jashon era presso i1 territorio ove Ammaron aveva depositati i ricordi pel Signore, onde essi non fossero destrutti. E badate che 10 me n" ero andato in concordanza col dire di Ammaron, ed avevomi tolte su 10 tavole di Nefi, ed Io feci un ricordo conforlne ai detti di r1. kiwi ' ‘ In y 1 ' ' ‘ y ‘ ‘ .' , ., 4 ~ :' 3 -1 Ammaron. Ed Io ne feci in sulle tavole di Nefi un pieno ragguaglio dettagiiato di tutte 1e inalvagita ed abbominazioni, ma su quest' altre Io no, non feci un pien dettaglio delle loro malvagita ed abbominazioni; poiche in verita, dacche 10 mi sono trovato capace ad osservare 1e Vie, i1 procedere degh uomini, 111i ho tuttora avute presente agli occhi della mente inlagini di malvagita e d' abbominazioni. E guai per me, a niotivo della loro malvagita, conoiosiache i1 cor mio fu ben colmo dal dolore a causa di loro nefandita, tutti quanti miei giorni ; nulla dimeno, 50110 ben 10 quahnente che 10 Si sarb innalzato all' ultimo giorno. Ed avvenne che in cotest' anno la gente di Nefi fu di novo caeciata, inseguita, ,spinta da tutte part1 I. E suceedette che 1101 venlmmo splnti oltre fino a che giunsnno a direzmne d1 mezzanotte a1 territorio, i1 quale era nomato Shem. Ed av« venue che fortificammo 1a citta di Shem, e noi vi Ci radun~ ammo entro 1a nostra gente per quanto fattibile, onde per caso poterle serbare da totale rovina. E succedette neli' anno trecento e quarautasei, che essi ricominciarono ad attaccarci di nuovo. Ed avvenne che I0, .31, parlai alla gente mia, e la persuasi con somma energia accioche afl'rontar volesseroi Lanianiti, e combattossero pelle mogli, e fanciulli, e cases: famiglie loro. E fino ad un tal punto, Si le parole 1111911 eccittarono a vigore, talmente che essi non fuggirono pin via dal cospetto dei Lamaniti, 111a si se me stettero baldanZOSI innanzi a quelli. E succedette che noi ostammo con nostro esercito di trentamiia, contra un esercito di cinquant‘d 1111134 ! Ed avvenne che noi Si, loro femmo fronte con tanta fer- mezza, che essi 56 no scapparono via da nostra presenza. Ed aceadette che quando essi stavano fuggendo, noi 1i insegu' immo coi nostri eserciti, e ]i incontrammo ancora una volta, e loro cademmo a dosso ; ciononostante 1a forza del Signore 'non stavasene con noi ; si, eravamo abbandonati a noi istes'S‘I; cosi che 10 spirito del Signore non stava in noi : che pel‘CIU, eravamo diventati deboli, consimili ai nostri COUfI‘flf‘Cm- E per causa di cotesta grave calalnita del popol mio 11 001‘ trecento e quarantanove era passata. E nell' auno treoento e cinquanta, noi fecinio un trattato ooi Lamaniti e coi ladri di Gaddianton, per cui noi Ci ottenemmo 1111a divisione, part-e delle terre di nostro ereditaggio. Edi Lainaniti Ci diedero i1 territorio settentrionale ; Si fino a1 stretto passo che conduce nel territorio meridionaie. E noi Si, diedimo tutto i1 terri~ torio meridionale agii Lamaniti. Ed avvenne che i Lamaniti non ci vennero piil contra a battaglia per lo spazio di dieci anni. Ed ecco, Io avevo impiegato il mio popo]o,i Nefiti, ad allestirsi 1e armi loro, ad apparecchiare 1e terre loro pell' epoca della battaglia. Ed avvenne, che ii Signore disseini ; seiama a quest-a gente, dille, pentitevi, e venitevene a me, siate battezzati ed erigete en la chiesa mia, in allora sarete risparmiati. Ed 10 Si esclamai a questa gente, Ina egii ft in YELDO, ed essi n01 voilero riconoscere che era i1 Signore i1 quale 1i aveva risparmiati, ed accoru data loro 1' opportunita di pentirsi. Ed ecco essi indurironsi icori, contro i1 Signor loro Dio. Ed avvenne che dopo trascorso questo decimo anno, facendo 008‘], in totaie, trecento- sessant anni dalla venuta di Cristo, i1 re dei Lamaniti mi mando una epistola, onde farmi sapere che sene stava preparandosi a venirci di novo contra in battagiia. Ed avvenne che Io feci adunarsi insieme il popol mio nel territorio Desolazione, in una citta coliocata sulie frontiere, presso 1' an‘ gusto passo che conduceva a1 territorio a mezzodi. E vi ci collocammo 1e nostre armate di terra, onde cosi arrestare i1 passo ai eserciti dei Lamaniti, che 0051i non ottenessero i1 possesso di aicuni dei nostri territorii, eppercio oi fortificammo di tutto i1 nostro possibile. E succedette che, nell' anno trecento sessantuno, i Lamaniti calaro gil‘i alla citta di Desolazione onde guerreggiare contra "Oi; 8d avvenne, che in quel anno, noi 1i battemmo, a tanto Che essi fecero ritorno di novo neile loro proprie regioni. Ed essi sceséro giii per battaglia novellamente nell' annata trecentosessanta e due. E noi 1i battemmo di bel nuovo, e ne ammazzammo un gran numero, ed i loro morti vennero gettati per entro a1 mare. Ed era, a motivo di questa magna "HDI‘esa fatta dalla gento lilia, i Nefiti, essi principiarono a liiiilantarsi di loro gran form, 0 cominciarono a giurare :1 cosl'tetto del Cielo che essi sarebbero per voudicarsi del sangue dei loro confratelli i quali erano stati ucoisi dai nemici loro. "UN we may ‘3." ‘1 S: Jashon, e non fu fattibile d' arrestarli dal fuggire fin a quel 513 L 6123 i menu/an. [/29ny $3111st "a(L,, I. Q [\I |