OCR Text |
Show «148 IL LIBRO DI mm. 1L LIBRH m mam. 449 Ed avvenne sull' incominciare dell' annata quattrodecesima clle tuttavia. dumva, si eccessivamente sanguinolente 1' 2mmdetta guerra trai ladri ed il popolo di Nefi ,' nullomeno i1 popolo di Nefi ottenne qualche vantaggio su quei masnadieri a tanto che li spinsero, scacciarono via fuori dalle loro terre sino alle montagne, ed ai loro segreti nascondigli. E c051 bramando che voi rimettiato a. quests min gente‘, lo vostre cittiz, terre e possessioui onde non esserne assaliti spada in mane dai miei, e cosi rovina verrebbe su di voi ; ovvero in altre parole, cedete a 1101, ed unitevi seco con 1101, e siatene consapevoli di tutte 1e nostre segrete azioni ; diventati con- finl 1' anno quattordeci. E nell' anno quindecesimo essi vennero gill contra la gente di Nefi; e, atteso 1a malvawita fratelli nostri, onde esserne a noi consimili ; non schiavi nos- della gente di Nefi, e 1e loro risse e contese, quei assassini Gadiantoni ebbero gran vantaggi su di essi ! . E 0051 termino l' anno quindeci, e la. gente se ne stava 0051 111 un stato di vasta afflizione : e la Spada esterminatrice stavasene penzolone su di essa, a1 punto che era in procinto di esserne tagliata gin a rovina, e cio visto la loro iniquita I nostro. Ed osservate, Io s1 ve lo giuro, se voi il volete ora con- tri, ma bensi confratelli nostri, e socii d' ogni sostanza, avere sentire, con giuramento, che voi non sarete distrutti ; ma. Io vi giuro, ed 10 s1 (:1 presto giuramento, che se voi non accou- se11tite,in un mese a datare da domani, Io farovvi assalire dai miei eserciti, e questi punto non si arresteranno, non vi risparmiemnno, ma bensi vi ammazzeranno, cadendovi sopra a mani armate fino a tanto che ne slate trucidati, sl tutti quanti ! E badate, fateci attenzione, Io son Giddianhi ,- ed 10 me sono il Governatore di cotesta, la segreta societh di CAPO II. Gadianton ; ed Io so qualmente la societh, e gli atti suoi souo buoni, retti ; ed essa e di antica data, e tutte le opere sue ci .Ed ora avvenne nell' anno sedecesimo dalla venuta di vennero tramandate, a 1101. Ed IO vi scrivo cotesta pistola, 0 Lachoneus, ed 10 spero che voi ci eonsegnerete 1e vostre lettera dal condottiere e duce di quella banda di ladroni; le seguentl cose vi erano scritte, diceva ; Lachoneus, nobilissimo e supremo Governatore del territorio, ecco, 10 vi scrivo questa epistola, 6 vi accordo 1e pit). gran lodi pella fermezza vostraa e pure pella fermezza del popol vostro, nel mantenere 016 che voi v' imaginate il vostro diritto, la liberte vostra ; sl, vostro stato «‘3 hello, qualmente se foste protetto dallsmano di un Dio, alla difesa della vostra libertfi, edei v0str1 averi, e di vostri averi, e di vostra patria, 0 di cib che tsle 11 chiamate. E mi par essere una disgrazia, o mobilis- s1mo Lachoneus, che voi siate si pazzo e si vano che di supporre1l poter voi far fronte contre i1 stuolo immenso di prOdi 1101mm, che se ne stanno all‘ ordine mio, che ora appunto se me stapno armati, ed anelano, si sommamente, la. parole-311' date, ltevene giil sui Nefiti ed uccideteli. Ed 10, conscio del loro ardore marziale, ed indomito, avendoli ben veduti far 1e loro prove sul campo della battaglia, e conoscendo i1 loro eterno astloso sentire verso di voi, a motivo dei moltiplici tort1 che voi loro fatti avete, per tanto so Io che se essi vi cadessero addosso, s1 vi visiterebbero con rovina totale: percib Io ho [scrltta cotesta epistola, suggellandola colla mia mano proprla, commosso pella, prosperité. vostra, a causa di vostra fermezza 1n quello che voi credete equo, e pure per vostrO 11013116 ardire sul campo di battaglia. : che percio, Io vi scriVO terre, e le possessioni vostre senza verun spargimento di sangue, a 016 che la mia gente possa cosi ricuperarsi li suoi (lirittl ed il suo metodo di governo; sl, 6 questi sono dissi- denti da voi, a motivo della vostra nequizie nel privarli dei loro diritti di governo; e se voi non fate questo, I0 vendichero li torti fatti a loro. Io sono Giddianhi. Ora poscia. avvenne che quando Lachoneus ebbe rioevuta questa epistola baldanzosa, ei ne fu eccessivamente sorpreso, atteso la baldanza di Giddianhi nel chiedergli i1 possesso del territorio (lei Nefiti, come pure nel minaeciare la gente e nel volere "w" h u "4 Crlsto, che Lachoneus, il governatore del territorio, ebbe una ‘ "yaw. g 3‘ v vendicare i torti di coloro a cui missun torto era state fatto, eccetto che si avevano fatti dei torti a sestessi col divenire dissidenti, unendosi con quei malvagi, abbominevoli ladroui. Ora. vedete, cotesto Lachoneus, i1 Governutore, era uomo dabbene, non lievemente spaventato dalle richieste e minacce (1:1111 ladroue ; percib esso non bado punto 11?: p000 alla letters (11 Giddianhi, il governatore dei masnadieri, ma ei volle che la gente sun. ergesse su 1a voce al Signore per ottenerne form P61 tempo in cui i ladri se ne verrebbero gin contra loro 5 El; 81 mandb una proclama fra tutta la gente, onde clle s1 munissero assieme 1e donne, edi fanciulli, e 11 armen'u e le majndrie loro, ed ogni 10110 avere, (all' eccezione naturalmente del loro poderi) in un sol sito. Ed esso fece erigere su delle fortificazioni attorno ad essi e 0'13) s‘1 con moltissima, vahda, Potente form. Ed esso vi Ci pose (lei eserciti, s‘1 compost! (l1 ' ‘2 Q, 2 E»g 33 s ‘2 34 E #5 é a 1 I A . ,, H nu \ y; ww‘x‘iil v é |