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Show 52 {grinare .Ema vena, qui eziandio il tronco venofb divxen Plileelere de' ramofcelli arteriofi. Almeno S3 che gradazione, fiimire una belliflima continuata €16 mamfellafi in due ample cartilagini, c116 (0110 due appendia dell' 0H0, a cui fih atraccato l'ome- gore , onde penetrate ne'tronchi, malgrado la. r0, le quali cartilagini unite in Punta, e orizzoiitalmente difpofie ripofano dolcemente fopra gl'myoglj delcuore.‘ Sul piano di ciafcuna car- nlagme {cappano due ferie di filetti arteriofi la Pill parte tra lor paralleli, che dalla radice {liendendofi pill in 1h della math della cartilaainc uno a:d uno s'inferifcono in un vafetto veiiofo' che riconofce da loro la {ua formazione il qual vafetto nel venir gill lateralmente per la cartilagme corre con pill fpeditezza, Che i filezti arteriofi, onde e compofio. Trovatoevete, dottiflimo Sig. Haller che quail‘do una. piccolg vena s'inferifce ad un tr'onco a P111 dppp} magglore, la corrcnce di quefio 113. ml ggghar'dla, che affolutamente contralla e im- concede al fangue de'rami maffimi ballante vicontrafiante forza delle loro correnti. Io altresi poITo accertarvi di non aver mai offervato nel mefemerio delle falamandre un 'vafo piccolilfimo venol‘o {caricare il fatigue in un groffo. Pure dalla vilita fatta alle fleffe in altri fiti ricavo, che la. natura non ha. difiicolth di procedere diverfameme, come parecchie olfervazioni mi hanno infegnato, una delle quali riferirovvi prelentememe, riferbandomi il raccomo di altre l‘a, dove favellerb de'vafi maffimi venoli. Sulla l‘uperficie dell'arteria aorta, tenendo la falamandra fupina, e orizzontale, ril‘contranfi non f0 quante rami- ficazioni venofe, la maggior parte di un fol globetto , le quali Ii unil‘cono a un piccoliflimo 1mm co comune, Che venendo gill per 1' aorta, e pie- gando obliquamente {u lei, {i perde di villa nelle pedllce l'mgreffo nel tronco al fangue della piccola vena, .quantunque quefia non fia delle pii‘i vicinanze del cuore. Ha cib di particolare tal venuzza, come le l‘ue ramificazioni, Che il fuo fine, e_fott111. Quindi voi riflettete all'ottimo Proyvedimentq della natura, cioc‘: di far 3‘: che mai le vene di un globetto di diametro non,mertan foce 1n altre confiderabilmente pill grandi' 6 come ella ha difpofio , che ali ultimi rametti viene a ondate, o a l‘pinte , e l'intcrruzione di movimento accade a rovefcio di quanto [i offerva nel fangue arteriofo. Ad ogni dilazazione venofi_fi unifcano infieme per fzgrmarne i piccoli trlonehi; e come quefii-tronchi accoppiandofi ad a tn fucceffivamente Pu‘i grandi, vengano a cofli- moto non e continuato, ma il fatigue cacciato crtanto dell' aorta il {angue della venuzza , e delle {he dimmazioni {i foHcrma, e ad ogni contrazionc {‘1 metre in moro, vcdendofi allora puffare rapidameme dalle diramazioni al piccol D 3 tron- |