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Show T E R Z O.' 837" ' guatandola . E quefio mi faceva mag§ KTTOHL giormente fofpcttare di cio, Che m'era ltato falflamente fufurrato all' orec-o chio.Epoi mi par la Caffandra un boccnne da muoverea gala ogni fvo; § C E N A P R. I M A. gliato . M,.,¢Iberto, eM.I_a{'{aro di cafiz.‘ Lil. Piuttolto Lelio mi par' um gioja ,". Che avraffi a legare in vile audio. Mvzl. I maravx'glian poi certi fcioci 14%. Ah ah . Vogliam Iodarnc fra di net's" coni delle firavaganzeflhc veggono rapprefcntare in Tutti 6 due quefla volta pofliam ve-T ramentc dire , che Iddio fa gli huomig Commedie . Chi avrcbbfl ni, ed effi s'appajano, treduto , chc potevami accaderecio; 1/11.:Andiamo , the m'é accaduto . m lag. Certamcnte : e '1 lamentarvi dime - ni,‘M.AIberto '? -.<r‘.>4u-.--l- .-- FMV'".'... _ M." w-va' - - - - A‘t.-.~!-‘- - .-.w'tt~":"~": SCENAIn non farcbbe da huom prudente, comb v'ho {'peri menmto, {2mm trentafeian: levio, e Giannino ." ~ MI. _E {c.dite trenta fétte , non direteblfiI Fl. gm. Smm vecchi M.Lazzero, e appcm ce [1' accorgiamo . Or via andiamoai porto a pig‘liar lc robe, Che fon'rimilfc Ai forfe , Giannino , 1c mamvil glie , Perche mi vedi tornar di nuovo come In bifiin all'inco nto, dove s' accrcfce il mio tormento, la' miq nclla barca . pena Q lag. V'anderemo 5?, ma' prim: ébcndlI ' Gian. Io . . . trovar Lelio , e dirgli la mia falfacrcH F1. Ma fe foffi me' cafi miei pur farcfli denza :e Che com and impalmar 1351'" cos? . gnora .Caflandra : poiche cred Gian. Io . o . fpafimt afpettando la Lhiamata cg" Fl. Mi par di morire con 7‘ troppo afianno; . l..Cre_dete,.adunque,chc {1 compiaccia fe non isfogomon rmfacciare a Caflan;~ d: mm fighuola .9 .dra la fun vimperofa incoltanza . ' Lag. Se ne com piaccia .3 Non avcte . Voi POQO meme , comjcgq in mm qUi ,in 1 gun: .Cmn, lelvolea dirvg , non ygrrei monrc .3 » gag |