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Show ,H- _..._..__~ -._....__.---_____._* " ‘- P‘" R) I AM a 03 ATTO la mano: e venendo it vero Alberto; canto o non vi far?! piu Che fare . . . In. A qucflo dovrete, rimediar voi . Le. Siza quefio punto andré dafl'alttd , port: di quefia cafa, acciucche'non mi tire? In.Par1iam di rimediarc at male . V' be vedcfl}: mic Padre. Parlcrc‘) arditamen-E dctto ,che non dormo al fuoco : ed m t: ad Adriana: me It butteré a,'piedi,e tanto la pregherc‘) , Che ditporrolla a confegnani Giacinta per thetfo . quel canto ho penfato a qualche cofas [C M. Lannro non conofccifc , an 13 Genovefe , ne '1 di lei padre , Che sf In. Andatc ,ch'xovo penfando 3 Chi puo' afpettan da Geneva. / rapprcfentar cotelto Alberto . ., 1e. Credo, e fenza dubbio the no: perch: Le. Si, Intrica mio cam, [e mi vuoi wed"~ vwo. , A mio padre; , ,fitrap‘trentafeifianni ch; {u In. Non perdete tempo. grandiffima amii'canza con coteflo 41' Le. 10 v0.01! . £13 (136'! marito di Mona? berto Riccbcri ,di chi vuol darm: I; Adriana ha pmmefl‘o' Giacinta a quel figliuola :continuando ( com' io f0 3 l' ' Capican Napoletano amicodiquclta amicizia con lettere, e con regali , Che . -. A.v_,‘_‘""r".o-c-n-pmrfl‘rwaghgurrfl 0.}. "w... in Genova , dbvc in. gioventil ltrmfe s'han mandati l'un l'altro . 172. O benc. 10 non ho a far' altro , Che > Ninam q-u-cl lancia campanili in aria g 112‘. Capitan. Miche‘langiolo €Le. Appumo. _ - ‘ Irovar per oggi perfona , che s' infing3 In. Anda‘te , ch: con queflo trovazod‘au? d'efier coteflo Alberto: i1 qual porte7151a vol'cm bellimma Giacinta . ECCO rem": due rave]: in un fol cod'po . Ne msnchera mofimre i demi a qucl cqj Che v' ho compiaciuto in dir cb'é bel: mglio Per'fargli mum it paefe fe ha: 11mm3 o fizmflsséndate ‘4 . ' . 1-5! a 3 . il mio male . . . Ma dimmi , Che ti par di Giacima '. f1 puo lafciare fenza mm berm s' ,_ Le. Si bene.1ntrica mio, hai tu ben'udltp ~ Le. E Chi dare} GiaCinta miaal Enid A15 ‘ 1.1.; :1. _._ ' 3/ ‘ LeJddio tel perdoni. In. Ma io credeva venifler qu? . «"1; ..,'...,.‘ . ‘ ...-....‘2._-5;.-.‘-;.._.r‘:4"'.¢a'.-.-. ..,.-..r.;-..;.,_‘-.,..._,3§".¢< Q‘s-qé‘Z-wmuycwrfiw .- "17‘ ‘Le. Ritirati, Giacinta mia, 6 non piangé.‘ . is. Siegui Intrica mio,che non é tempo ‘ di {chcrzi .' ‘ » re. Spera come fper'io . ' In. Vi porteri Giaeinta volts??- in cafe; efe n entra. Gia. Addio . dicendo (ME in figliupla : voi k darete In. Eran due , Che for) girati per qud : v _ .16 |