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Show 40 2. Dlalogo terzo Del GéhIéo . 403 flrazion Matematica,bingennammteeonfeflb di non bane» winimeparticelle delfirro, bench? mntintiatfl‘me finfe pin re in tutta lafilo/ofia Magnetieafentito , b letto altrettanto , (be conflmil'eflieaeia renda ragione dz' alcun‘altro de'fuoi ta"ti maraulgliwaceidenti, de 1' quali ,fi baueflirno le eanfi eon tanta cbiarezza/piegate, non so qualpinfbaue eibo pate/fa; flrar/z‘ egli1m; di quayiqulia altra malaria) non tutte, anzz‘ poebeineontranofineera Calamita ; d9" eflendopoebi i cantat- de/z‘derare. l'inte/letto nofiro . lamita , oltre al toecargran parte dellafnafzipety‘icie ,fi vefle ' di quelle di qual/z'uoglia altro corpo (fl come ci mtylra il lu- ti,deboleye l‘attateamento . Ma fperebe l'armadura defla Ca- SALV. Nefl'inneflzgar le ragioni delle eonelnfioni a noi ignotu bifogna. bauer ventura d'indirizzar da principle il dzfeorfo verfl) laflrada del were, Per la quale , quando altrifl incantmina ageuolmete aeeade,doe :‘inefitrino altre, (9" altrepropo/i- aneo della virtz‘i delleparti wieine, amortize non toeebe; (fine zioni eonofiinteper were, bper difeorfi, oper efperienze, alalla no'fmfi degl‘inflnitipunti di amendne leflzpeiyieiefer lo :17: tertezza delle anal} la werita‘ della ntylra acquyli forza , ('9‘ enidenza; eome appnnto Eaeeadnta a me del prefenteproblema: del quale wolendo i0 e5 gualebe altro rifeontro zy/z'eurarc mi,fe la ragione da me inuefllgatafufle wera; ma, eke lafuflanza della Calamitafuflé veramente- aflai men eontinztata, the qzzella delferro, b dell'aeeiaio,feei da qnei magari , the la- 1'attaeeamento ne ricfeegagliardiflz‘mo . incjta oflrnazione dzfin'anar 1efuperfieie de 1'ferri, abe/z‘ banno a toecare, nonfu aunertita dal G ilberti,anzz' eglifa iferrl eolmi,fl elaepieeolo e il lor eontatto ,' onde auniené, e/Je minor 4/212 :ia la tenacita‘, eon la quale e/flferri xi attaeeano . SAGR. Reflo dall‘aflégnata ragione, come iii/[1‘par'ora',17on me- do efizttamentefpianata quellafuaficeia,alla quale/i applim I'altra,purfimilm§te benefin'anata, delfirro da wrfi/zem to , i1 toecamento/ifii di innumerabili minimepartieelle ,fu uorano nella Galleria del Gran Dnea. mio Sign ore ,jjzianare no appagato, ebefe ellafnfi vnapura dimoflrazion Geome- wnafaeeia'di quel medeflmo pezzo di Calamita,ebe gia‘fz} zloflro, eporguanto-pmfapo/jz'bilepnlire , e luflrare , done eon lriea;eperebe Jitratta diproblemafitico,flimo,ebevaneo il S1g mza contento toeeai con mano, qnel cb'io cereano ; imperocebé fifeoperfiro molte mace/air: di color dinerfi) dal- ry‘lo,mafi7len- naturale, nella qnale ei sa‘, ebe non, si dene ricerear la Geometriea euialenza , tide. e lufl're, quanta quaMnoglia pin denflz: pietra dam : il‘ reflo del campo erapalito, ma al tattofolamente , nan Mfendo untolzg/irante, anzi eome ala ealigz'ne annebéiato, e qutfla.) era lafuflanza defla Calamita, e lafplendida di altre pietre mefiolate tra quella , fl come/én/atamente-fl mnofc'ena dalI‘Taetoflar lafizeeiafliianatafiyora limatnra difirro‘, la qnale mgran copia/altaua alla Calamita , ma nepure mm filab' fiilla alle dette maeebie , le quali erano molte, altunegrandi guanto la qnarta parte di 'zm‘wgna , altre alqzzanto mlnori r mollz/imepoi lepieeole; e 1e appena "UM/751i: quafl ebe innume. a‘ablz; onde ia-mi a/fz‘eurai roerflz‘mo e/ we {2an ii‘mio eoneet-v 10,‘quandoprimagiudieai douer lafi4/tanza della Calamita el'er nonjfla, efirrata, maporofa , 0 per mcglio dire [Migno- Simp. 5i trouera‘ fidisfatto perquanto eomporta lafeienza.) 51MP. ‘Parmz' veramenle, eke ll Sig. Salniati eon be! eireztito 113i parole babbia 5i cbiaramenteflnegala la canfiz di qne/l'cfletto , S‘ ' » the qualxinoglz'a mediocre ingegno , aneorebe non flienziato, 31:25:75? 1) nepotreblze reg/tar eapaee; ma noi, rontenendoei dentro a‘ ter- mim' "rm if; mini dell'arte , rirluc/Jiamo la can/a di qnefli, eximili a‘ltri e/3 filofofi per ré~ felti naturali, alla :impatia, e/Je e eerta eonuenienza , efeam- dcr fizcilmen: .ln'euole appetito, ebe nafee tra 1e eofe , cite/one tra di loro :imi- if]. 1° 1"33139"! glianti cli qualita; si come all 'ineontro quell‘odiof, e nimieizia, ti 112313;: f" per la quale altre cofl naturalmente :ifliggono, 1: xi banno in borrore noi addimamiiamo antipatia . SAGR. E can can guefi'i dye nomi fivengono a render ragioni di vn numerogrande di aeeidenti, (T ej/étti , the noi veggia- pzelze d1,pietra duriflz‘ma, e gram, eorne ei dimoflra l'efqui/IW mo nonfinza marauigiiaprodnr/i in natura . Wa qzzcflo . , . mode dzflcfofizre, mipar e/Je babbiagranflmpatia, can eerta Elatéflole c7 maniera di dwgnerenbe baaeua vn'amieo mimil giialeflvpra 31-22;?" Foil; la telaflrineua tangy/b, qz/i woglio, the/in i1fbnte :6 Diana, etficacia dPi a1_ lulro, clieefle rlecnono: Onde, come daprineipio c1571" 7 appli‘ caadu lafitgcig‘icze dclferro, allafu‘oetfele della calamita let fia vn tam'atore eon tefla di eerm'o, il reflo campagna , zofeo, filofofim. fi; ma can glee/la dix'ferenza- the clone lafpugna nellefiie em and, e eellule eontiene aria, o acqua , la (IaLirnita ba 1efile ri- minim; efue Ninfe, qna‘ almnilenrieri, in qneflo eanto', =00ng elm; cuni dgfcorfi Ce z e to i- |